Al giorno d’oggi circa il 70 % del traffico web proviene da quanto viene fuori dai risultati dei motori di ricerca.
Altra cosa fondamentale, di carattere psicologico, è che l’80% delle persone, non vanno oltre la seconda pagina di risultati: se non trovano niente di utile nelle prime due pagine fanno una nuova ricerca.
Questo significa che non trovarsi nelle prime due pagine di risultati ci porterà solo il 20% dei possibili acquirenti per la nostra fascia di mercato, e trovarsi nella prima pagina col nome del nostro brand non porterà alcun vantaggio.
Ad esempio se siamo una ditta che vende stampanti e ci chiamiamo Canon, non significa niente uscire per primi nei motori scrivendo Canon, è importante però uscire primi scrivendo stampanti PC. Ho fatto un esempio poco calzante in quanto la Canon è un brand mondiale che non ha bisogno di farsi pubblicità essendo tra le migliori del mondo in questo ramo, ma spero di aver reso l’idea.
Tornando ai motori di ricerca, i risultati che possono restituirci possono essere di due tipi: quelli naturali che sono quelli restituiti secondo la rilevanza e l’autorevolezza del sito, quelli sponsorizzati che praticamente si vedono sempre per primi su Google in un riquadro superiore o laterale. In questo caso chi paga di più esce più in alto: parliamo delle cosiddette Campagne AdWords.
Per uscire gratuitamente tra i primi risultati dei motori di ricerca, dobbiamo attirare positivamente l’attenzione degli spider degli stessi che costantemente scansionano la rete alla ricerca ed alla classificazione di contenuti senza sosta.
E’ questo il compito del SEO, una persona che studia come far rientrare il tuo sito tra quelli più appetibili dai motori di ricerca, in particolare da Google che è senza dubbio il più importante.
Nei prossimi capitoli del nostro corso SEO gratuito vi insegneremo quali sono le armi principali a disposizione del Search Engine Optimizator per far rientrare il tuo sito nelle fatidiche prime due pagine ed aumentare la tua redditività.
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