Una delle più grandi innovazioni nel mondo Seo che ha evitato la creazione di tantissimo contenuto duplicato. è la gestione da parte dei motori di ricerca del tag rel=canonical.
Facciamo un esempio pratico. Mettendo su una pagina chiamata pizze.asp il seguente metatag, che va messo tranquillamente insieme agli altri title, keywords e description:
<link rel="canonical" href=”http://www.cibo.come/pizze” />
Stiamo dicendo ai crawlers che questa pagina è in realtà una copia di quella indicata nell’ href e che tutti i link che si trovano nella pagina devono avere come flusso di riferimento quella url.
In questo modo stiamo volutamente creando una pagina duplicata di un altra senza avere problemi di penalizzazione.
Inoltre stiamo dicendo a Google di non dare punteggio alla pagina corrente ma di trasferire tutto il suo ranking a quella indicata nell’href del metatag.
Supponiamo quindi che anche i link eventualmente posti sulla pagina col rel canonical perdano di efficacia, in quanto la pagina è come se venisse declassata nei motori.
E 'come se facessimo un redirect senza cambiare sito, ed ha la stessa efficacia del redirect 301.
Ma una differenza sostanziale c'è: mentre col 301 possiamo reindirizzare un dominio su un altro dominio, il canonical funziona solo sulla stessa root di dominio.
Anche se lavoriamo sullo stesso dominio però è sempre meglio specificare dei percorsi assoluti, per evitare possibili errori.
Una cosa che potrebbe succedere è mettere il canonical su tutte le pagine parametriche che abbiamo. In questo caso l’utilizzo della tecnica è sbagliato perché configurando i parametri url negli strumenti per webmaster riusciamo a far identificare a Google ogni pagina parametrica differente dall’altra.
Il tag va utilizzato se può capitare che una stessa pagina possa venir chiamata da più parti in modo diverso, ad esempio in un unico punto con un parametro aggiuntivo.
Una cosa che tutti i motori raccomandano e che se utilizziamo il rel canonical dobbiamo fare in modo che esso sia il primo metatag della sezione head della pagina, in quanto la sua presenza o assenza influenza notevolmente la valutazione complessiva da parte del crawler dell’intera pagina.
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